venerdì 24 giugno 2011

Lubiana, Il diario di viaggio con Terre D'amare del nostro amico Mimmo Campana

L’itinerario di questo viaggio si snoda (3 giorni) tra i monti carnici, la Slovenia e in particolare Lubiana. Siamo in tre: Io, cioè Domenico, Antonio e Mariassunta. Avendo a disposizionesolamente 3 giorni e non volendo prendere l’aereo per andare più lontano, abbiamo optato per la più vicina (almeno per chi vive nel nord Italia) Slovenia.
Partenza lunedì mattina (non troppo presto) passando perTarvisio come ci era stato consigliato da Silvia di Terre D'amare. Dal punto di vista paesaggistico, molto suggestivo. Prima tappa ai laghi di Fusine ancora in terra friulana... in una cornice splendida, si aprono davanti ai nostri occhi monti innevati che fanno da sfondo a due laghi alpini color turchese. Complice il sole splendente, decidiamo, in un piccolo bar sul lago, di fare merenda a base di strudel di mele e cappuccino, niente male direi! Una volta rifocillati proseguiamo attraversando il confine sloveno e passando da Kraniska Gora, rinomata cittadina ricca di impianti sciistici e sede di numerose strutture per gli sport invernali. Il nostro prossimo proposito è raggiungere il turistico e noto lago di Bled.
Ci arriviamo a metà pomeriggio e Saliamo con la macchina fino al castello che domina il lago e da cui si gode di una vista stupenda sul grazioso paese di Bled e dintorni; veramente superbo, peccato per alcune costruzione turistiche un po’ anonime e impersonali. L’esterno del castello è carino, tutto in pietra a vista, l’interno, invece, non lo abbiamo visitato. Per chi volesse mangiare o sorseggiare qualcosa ammirando lo splendido panorama c’è un bel ristorante con una magnifica terrazza.. Scattate le numerose foto ricordo di rito abbiamo proseguito alla volta di Lubiana.
Giunti in città alloggiamo all'hotel prenotatoci da Silvia, intimo e grazioso. Dopo aver riposto i pochi bagagli nella camera - pulita e confortevole - partiamo alla scoperta serale della città. Appena in strada ci rendiamo subito conto che la capitale slovena è una cittadina universitaria in cui si respira aria giovane e vivace. Attraversiamo una viuzza piena di locali di diverso genere, tutti allegramente frequentati. Proseguiamo attraverso il ponte dei Draghi, una bella costruzione sormontata da 4 draghi ad ogni angolo. Il drago è infatti il simbolo di Lubiana! Da qui si gode una vista stupenda sul castello e sul lungofiume Lubianska, vezzeggiativo che riprende il nome della città.
Il giorno successivo ci svegliamo e sorpresa…piove! Ma impavidi ci tuffiamo fra le vie bagnate della città. Arriviamo alla piazza dove si erge la chiesa principale (tutta rossa); qui si trovano i caratteristici tre ponti lungo i quali lo sguardo può perdersi risalendo fino al castello che domina imponente il centro storico. Questo ponte fu progettato da un noto architetto sloveno che è anche uno degli “eroi” nazionali. La caratteristica di questo ponte è di essere formato da tre ponti affiancati non perfettamente paralleli. Molto originale. Facendo scorrere gli occhi sul lungofiume si possono scorgere bellissimi edifici che rendono il centro città una piccola bomboniera. Noi sembriamo dei novelli giapponesi e scattiamo foto a raffica. Però la pioggia diventa più insistente, quindi ci ripariamo sotto gli ombrelloni di un locale.

Lungo il fiume sotto un bell’edificio bianco è possibile ammirare delle interessanti bancarelle con oggetti di vetro colorati, di legno, souvenir, miele naturale, piante aromatiche secche ecc... L’edificio continua fino a giungere al ponte del drago. Gran parte di esso è occupato da attività alimentari di vario genere. Qui decidiamo di fare la nostra pausa pranzo e prendiamo un burek a testa. Il burek è una specie di focaccia bella grande farcita in modo diverso (formaggio e verdure, formaggio e carne ecc). Buono, ma che mattone! Nella via che fiancheggia l’altra imponente chiesa della città (sovrastata da due grandi cupole) si tiene un mercato dei fiori molto carino. In fondo a questa via il mercato della frutta (variopinto e ricco).
È già l’una, alle due c’è la visita guidata gratuita di un ostello ricavato in un ex-carcere militare. Facciamo tappa all’ostello e perdiamo un po’ di tempo, quindi giungiamo a destinazione in ritardo. La visita è già iniziata! Per fortuna la gentile signorina che fa da guida ci accoglie e, sebbene la visita fosse già finita, la ricomincia per noi! È stato interessante vedere come degli artisti locali (ognuno con lo stesso budget) abbiano arredato ciascuno in modo originale e a volte sorprendente queste piccole e anguste celle. Terminato il tour, torniamo in centro a sbirciare in un negozio di dischi usati.

Il nostro cammino continua un po’ fuori dal centro; la meta è il Museo d’Arte Moderna. L’edificio che lo ospita è effettivamente moderno (tutto vetri), ben fatto, ma all’interno non abbiamo visto quadri o opere artistiche particolarmente moderne come ci aspettavamo. Al primo piano c’è una sezione dedicata agli artisti (per lo più pittori) sloveni, al secondo piano ce n’è una più ampia dedicata agli artisti (pittori) europei in genere. Dopo aver ammirato tutte quelle opere, decidiamo di visitare lachiesa ortodossa, quasi di fronte al museo. Esternamente non è che sia straordinaria, l’interno invece è superbo, piena di icone colorate e riccamente decorata, con predominanza di blu e oro. Proseguendo oltre la chiesa (utilizzando un sottopasso per evitare una trafficata strada a scorrimento veloce) è possibile passeggiare nel bel parco Tivoli, il polmone verde della città.
Ci dirigiamo quindi verso Piazza della Repubblica dove dovrebbe esserci un bel monastero. Piazza della repubblica a nostro parere è un vero orrore! L’influenza dello stile teutonico e squadrato sovietico si fa sentire pesantemente. Le principali“attrazioni” sono due palazzoni grigi sormontati da tetto color verde-rame e la sede del parlamento, la cui facciata è decorata da interessanti sculture. Ma l’edificio più interessante - color ocra sormontato da un bel campanile - è un monastero dietro un grigissimo centro commerciale. Dall’altra parte del monastero, attraversando una trafficata strada, c’è la bella piazza denominata “a stella”. Qui è possibile ammirare due begli edifici, quello dell’accademia filarmonica e in particolare dell’università che ricorda vagamente il college che frequentava Candy Candy (Royal St. Paul School) nell’omonimo, e famosissimo, cartone-animato.
Il nostro cammino continua lungo il fiume fino a giungere al famoso Ponte dei Calzolai, riconoscibile dalle caratteristiche colonne che si susseguono sopra le balaustre. Questa zona è molto carina e dall’atmosfera gioviale e oserei dire intima. Qui molti locali carini si affacciano sul fiume che scorre languido e in cui paiono volersi tuffare alcuni salici piangenti. Vogliamo vedere meglio la parte più vecchia della città prima che sia troppo buio. Così ci infiliamo in una lunga stradina che ci porta direttamente nel cuore della città vecchia. Veramente un bel luogo con vecchi edifici, bei locali e tanti negozietti “artistici” tipo atelier, a prezzi inavvicinabili.
Terzo e ultimo giorno. Dopo aver liberato la camera ci dirigiamo verso il centro, in programma c’è il castello che domina la città dall’alto. Facciamo una breve passeggiata nel famoso mercato che si tiene tutti i giorni nella piazza centrale, quindi prendiamo la funicolare che ci porta al castello; giunti in cima però il panorama è piuttosto deludente in quanto si vede bene solo la parte nuova della città e anche il castello in sé non è niente di eccezionale. Decidiamo di salire sulla torre da cui finalmente riusciamo a godere di uno splendido panorama sul centro storico, sul fiume e su tutte le colline circostanti. Sempre all’interno della torre è possibile vedere una proiezione in visione tridimensionale che narra della storia di Lubiana dal passato fino ai giorni nostri. Una volta ridiscesi a piedi dalla collina del castello ci avviamo verso l’auto per la partenza. Sulla strada del ritorno ci fermiamo in un piccolo paesino medievale a una ventina di chilometri da Lubiana: Skofja Loka.
La cittadina è molto piccola ma al tempo stesso veramente graziosa, sembra di finire in un’altra epoca, facciamo un giro in tutte le vie principali del centro e finalmente anche il sole sembra essere dalla nostra parte e fa capolino per illuminare le bellissime facciate barocche delle case del centro storico. A malincuore riprendiamo la via del ritorno e dopo aver vagato per stradine di montagna ricche di bellissimi scorci panoramici arriviamo al confine italiano e da qui verso casa.
È stata una brevissima vacanza ma è comunque bastata per farci rendere conto di quanto possa essere seducente e piacevole una gita in Slovenia e nella piccola cittadina di Lubiana, una terra sconosciuta a molti e poco pubblicizzata ma che può riservare delle piacevolissime sorprese.

Fonte
A presto con un altro viaggio.
Mimmo

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